mercoledì 4 marzo 2009

La volontà nella storia

Qualcuno crede che bisogna cercare l'uomo libero nella storia, l'uomo che decide indipendenetemente dalla storia stessa. Ma ciò è stupido! La volontà non genera libertà, la volontà nella storia è un prodotto della storia stessa, né è legata e né è interna. Il Partito Comunista che cerca di creare un'altra civiltà è l'anatgonista creato dalla società stessa. E' volontà antagonista, ma sempre legata alla storia. Non è volontà libera, non è astorica o universale. Il PCI è volontà prodotta dal sistema. Il PCI è consapevole di essere parte della storia e del sistema. La "volontà nella storia" non è quindi "libertà dalla storia", piuttosto è "libertà nella storia". L'idea di libertà assoluta, di uomo libero è un concetto idealistico. Alla "volontà assoluta" noi opponiamo la "volontà antagonista", la volontà non è tale se non è "contro"! L'adesione al sistema non è volontà, ce lo insegna Gramsci quando dice che il sistema tutto (sfera produttiva, culturale, politica ecc.) genera input ideologici pro-sistema. Aderire al sistema è facile, è naturale, è immediato, è animalesco. Ciò è ben lontano dalla "volontà" che è invece espressione dell' "io voglio". L' "io voglio" esprime le vere necessità umane che ogni sistema sacrifica a favore delle necessità riproduttive del sistema stesso. Il sistema sacrifica l'uomo, le necessità del sistema sono più importanti delle necessità umane.
Per cui l' "io voglio" è l'uomo, è Prometeo contro Zeus che guarda oltre e accede al fuoco. Colui che aderisce al sistema è invece l'animale che non va oltre la propria natura! L'uomo invece è l'essere dell' "io voglio", è colui che guarda oltre, che guarda oltre la natura, che guarda oltre il sistema sociale. L'uomo è antagonista nella sua essenza.

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Le parole del Capitale Volume 1